martedì 20 dicembre 2011

FATTEZZE

"La Vergine guarda il bambino ... Guarda il bambino e pensa: questo Dio è mio figlio. E' Dio e mi assomiglia!" (Jean Paul Sartre)

Natale è esattamente questa esperienza materna, che riconosce una somiglianza tra Dio e l'umanità. Dio c'è e mi assomiglia. Dio c'è e ha il volto dei nostri bambini: è piccolo, è fragile, piange, sorride, allunga una manina. Questo è il segno, un segno piccolo che fa grande il nostro Natale.

Forse dobbiamo cominciare a ripetere le semplici parole dei nostri bambini a Natale. Io oggi mi sono fatta dire ancora una volta la poesia da un bimbo:

"Splende in cielo una grande stella,
tutti dicono: "Com'è bella".
Gioisca ora ogni uomo nel cuore,
in terra è venuto il Salvatore.
Ecco il segno, non ti fermare,
segui la stella e corri ad adorare.
Brilla la notte e nel silenzio profondo
ogni creatura dà gloria al re del mondo".

Poi mi ha detto: "Suora, alla fine della poesia, bisogna dire: Buon Natale!" ed io obbedisco: Buon Natale a tutti!

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